Come riconoscere una bassa autostima nei bambini e come mantenerla positiva?
I bambini con bassa autostima sono coloro che hanno sperimentato qualcosa che ha fatto interiorizzare loro il fatto che non sono degni d’amore.
Può trattarsi di un vissuto di deprivazione affettiva o trascuratezza in famiglie problematiche o in famiglie dove l’affetto non viene espresso in modo caldo ed accogliente, o esperienze che sono state metabolizzate in maniera distorta (come gelosie verso i fratelli o genitori poco presenti a casa poiché molto impegnati sul lavoro) che fanno pensare al bambino di essere sbagliato o di non meritare affetto.
Tutto ciò si traduce in senso di colpa poiché se i genitori si pongono in un atteggiamento di distanza affettiva, per il bambino ciò è dovuto necessariamente a qualcosa che lui ha fatto.
Ricordiamo, inoltre, che buona parte dell’infanzia è caratterizzata da un tipo di pensiero definito “egocentrico”. Il bambino coinvolge se stesso in tutti gli accadimenti che lo circondano,spiegando fenomeni di varia natura con l’intervento della sua volontà, incapace di cogliere la differenza fra il proprio pensiero e quello altrui.
Si tratta di una tappa assolutamente normale dello sviluppo, tuttavia è bene tenere presente che il bambino utilizza le informazioni in suo possesso, per quanto frammentarie ed incomplete, conferendo loro un significato assoluto e che ciò può giocare a suo svantaggio quando si tratta di interiorizzare esperienze positive sul proprio sé.
La bassa autostima si manifesta con atteggiamenti di chiusura, tono di voce basso, scarsa voglia di mettersi in gioco, accentuata paura di sbagliare.
Sono stati individuati dalla ricerca tre stili di comportamento che sono caratterizzati da profili comunicativi ben precisi:
Il comportamento Passivo ovvero subire gli altri, non essere in grado di dire la propria opinione, avere difficoltà nel prendere decisioni, pensare che gli altri siano migliori di noi, avere paura del giudizio degli altri e richiedere la loro approvazione, non essere in grado di dire di “No” ad una richiesta.
Il comportamento Aggressivo ovvero non rispettare o violare i diritti altrui, essere convinti di non sbagliare, attribuire i propri errori agli altri, iper-valutarsi, non accettare il punto di vista altrui, non cambiare la propria opinione anche di fronte all’evidenza dei fatti, colpevolizzare o inferiorizzare gli altri, arrogarsi il diritto di giudicare (solitamente questo tipo di comportamento è ciò che ritroviamo nei fenomeni di bullismo).
Il comportamento Assertivo ovvero non subire gli altri, non permettere che gli altri siano aggressivi, accettare punti di vista differenti, essere pronti a modificare la propria opinione,non pretendere che gli si comportino in base alle proprie aspettative, non giudicare, non essere possessivi.
Come si costruisce il valore di Sé nei più piccoli?
L’autostima si costruisce fin dai primi anni di vita, essa è il valore che ogni soggetto attribuisce a se stesso tramite i rimandi di persone significative.
L’ autostima è un costrutto in continua evoluzione che si comincia a costruire fin dai primissimi anni di vita e rappresenta il valore che ogni soggetto attribuisce a se stesso. Tale valore non è pre-esistente, ma si costruisce mediante i rimandi che le persone significative (genitori, fratelli, nonni, parenti frequentati abitualmente) danno al bambino, cioè l’idea di se stesso del bambino viene plasmata dalle informazioni che egli riceve su di lui dall’esterno.
Ciò significa che quando i genitori supportano e sostengono il bambino nelle sue scelte, manifestano affetto facendolo sentire degno d’amore e vietano determinati comportamenti contrassegnando questi ultimi come sbagliati, senza dare giudizi di valore sul bambino stesso (vale a dire “quello che hai fatto è sbagliato” e non “tu sei sbagliato” o “sei cattivo”) concorrono per costruire nel loro figlio un’immagine positiva di sé.
Tuttavia, crescendo, il bambino si scontrerà con una realtà ben diversa da quella familiare in cui la fiducia in sé stesso verrà messa a dura prova.
Pertanto è importante insegnare ai nostri bambini a riconoscere le loro abilità e ad individuare i loro limiti, sottolineando e rinforzando positivamente i loro successi (ricordiamoci che per quanto possano sembrare piccoli a noi adulti per loro si tratta di grandi traguardi), promuoviamo il senso di responsabilità che favorisce un corretto stile di attribuzione e stimoliamo l’espressione emotiva in maniera tale che i bambini possano imparare a riconoscere e controllare le emozioni negative che provano senza sentirsi sbagliati.
L’AUTOSTIMA è uno degli argomenti principali del laboratorio “BAMBINI A CHI?” tenuto dalla
Dott.ssa Chiara Caliò presso il nostro Centro.