La vita si manifesta con la nostra data di nascita.
La nascita è un cambiamento di stato, una mutazione e una trasformazione per la madre; per il bambino è solamente un cambiamento di mezzo, da un contesto liquido ad uno atmosferico.
Il bambino arriva sulla terra con un patrimonio genetico familiare, con le sue qualità e le sue patologie e un patrimonio universale. Il neaonato cerca, quindi, la sua identità di cui ha perso la sua conoscenza.
La nostra data di nascita è dunque rivelatrice del potenziale con il quale noi arriviamo sulla terra.
È lì che risiede tutto l’interesse della pentanalogia o astrologia arcaica.
La realtà è l’apparenza delle cose. Con i numeri noi possiamo entrare dentro un’altra realtà che non ha niente a che vedere con il quantificabile, come la contabilità o l’aritmetica ma, invece, dentro la magia che contiene ciascun di essi.
La pantanologia si definisce attorno al numero 5 e alla stella cara a Pitagora e alla sua filosofia che ci dà una struttura dentro la quale possiamo integrare la forma umana.
In questa visione noi siamo lontani dalle cifre e dalla numerologia, ci riferiamo piuttosto ad un viaggio su noi stessi, ad una possibilità di sviluppo e d’allargamento della coscienza.
I numeri sono delle vibrazioni ed immagini, noi siamo vibrazioni e abbiamo una forma tangibile.