La pratica della meditazione e della mindfulness può migliorare e accrescere i punti di forza presenti nei bambini, apportando, inoltre, giovamento a mente, corpo, cervello e spirito.
Tramite queste pratiche i bambini imparano tecniche efficaci che possono usare per attenuare la propria agitazione, per riuscire a concentrarsi quando ne hanno bisogno e più in generale per sentirsi a proprio agio e presenti nel mondo.
Essere genitori è un lavoro a tempo pieno incredibilmente stressante e difficile. Inoltre, si registrano numerosi casi di esaurimento tra gli insegnanti, i medici e gli altri operatori del settore socio-sanitario, in particolare tra loro che operano in ambienti impegnativi, con bambini con difficoltà emotive o fisiche.
Ecco perché è così importante che l’adulto pratichi e insegni la mindfulness.
La mindfulness può aiutare a ristabilire la compassione e la speranza che ci hanno spinto a diventare genitori o a lavorare con i bambini; può ripristinare, nutrire e sostenere il nostro idealismo.
Inoltre, è importantissimo praticare la meditazione che si insegna. I vostri figli e i bambini con cui lavorate riescono a percepire se le sfide della meditazione vi sono familiari. Quando meditate con i vostri bambini, scoprite insieme le sfide e le ricompense.
Quando iniziamo a praticare la meditazione, può capitare di pensare a tutte le altre cose che avremmo dovuto fare o che potremmo fare e ci sentiamo molto stressati. Quel che è necessario fare a questo punto è notare questo senso di colpa, o questa sensazione di stress e nervosismo, definirla dandole un nome, e semplicemente lasciare che passi.
Uno dei principali pregiudizi verso la meditazione, che si riflette nelle aspettative delle persone che per la prima volta si approcciano a questa pratica, è quello di credere che essa consista nel rimanersene tranquilli senza fare nulla. In realtà, invece, la meditazione è un percorso che ci porta a scoprire tutto quel che è presente sia dentro che fuori di noi, sia gli aspetti gradevoli che quelli sgradevoli.