Siete pronti a “sintonizzarvi” sulle dolci note dell’autunno per lasciarvi trasportare dalla melodia della natura che ci propone in questo periodo e di aprirvi alla magia del raccoglimento?
L’equinozio di Settembre sancisce l’inizio ufficiale dell’autunno.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, questo momento dell’anno rappresenta l’apice della stagione della Trasformazione.
Gli orientali, diversamente da noi, erano grandi osservatori della Natura e attenti a cogliere sfumature di colori, odori ed energia.
Se ci facciamo caso, prima di arrivare all’equinozi, e questo accade anche in primavera, possiamo notare un cambio di energia. Già verso fine agosto, dopo il ritorno dalle vacanze, cominciamo a tirare le somme della nostra estate, delle esperienze vissute. Terminata la stagione di massima espansione del ed espressione del sole e della luce, sentiamo quasi il bisogno di cominciare a guardarci dentro, di tornare a prenderci cura di noi stessi.
Questo periodo, la Medicina Tradizionale Cinese lo associa all’elemento Metallo che é collegato a Polmoni e Intestino Crasso, i due organi di scambio e comunicazione interno-esterno (come anche la nostra Pelle).
La funzione principale di tali organi è quella di conservare ciò che ci serve ed eliminare ciò che non è utile.
In chiave psichica, questa Trasformazione ci consente di interiorizzare le esperienze significative e lasciare andare il superfluo.
Solo eliminando e lasciando andare potremo dare spazio a nuove esperienze e conoscenze e proseguire il nostro percorso evolutivo.
In autunno l’energia Metallo è molto forte e ci sostiene nel favorire il processo di interiorizzazione anche dal punto di vista della nostra alimentazione, cominciando ad utilizzare cotture più Yang (che privilegiano il calore).
Del resto, il freddo esterno ci spinge a portare caldo dentro di noi, per ripristinare l’equilibrio.
Con il calo delle temperature, sentiremo maggiormente il bisogno di calore, e non saremo più attratti (a meno di squilibri) da cibi rinfrescanti come ad esempio frutta e verdura estive.
Aiutiamoci dunque con cibi più adatti a questo momento come il miglio e, in particolare, il riso integrale (il cereale del Metallo), riducendo contestualmente l’assunzione di cibi più Yin (freschi e acquosi)
Cercheremo di fluire con la stagione, favorendo la naturale fase introspettiva di questo movimento: questo di permetterà di avere una maggiore energia in questo periodo di passaggio.
Esattamente come avviene alle foglie d’autunno che ingialliscono, e si lasciano trasportare dal vento, la carica vitale delle lunghe giornate all’aria aperta cede il passo al buio, alla precarietà dell’umore, al rallentamento delle emozioni.
Da un senso di libertà, di spensieratezza, di alleggerimento delle responsabilità, si passa ad un progressivo ma inesorabile movimento di introversione, di assunzione di responsabilità e di concentrazione.
Tra ottobre e novembre, in effetti, si manifesta il maggior numero di depressioni: per qualcuno la depressione rappresenta un appuntamento annuale, per qualcuno può costituire una novità.
Diventiamo quindi prima di tutto parte attiva del nostro processo di ritorno al benessere, risvegliando l’ascolto interiore e l’ascolto del messaggio prezioso che questa stagione ci regala.
proviamo ad ampliare il nostro sguardo e provare a cambiare punto di vista.
Siete disposti a vedere l’autunno come la radice della vita, come ciò da cui tutto trae origine?
Sì, è vero, l’autunno è in qualche modo un capolinea, un tramonto, una fine e reca con sé, inevitabilmente, la malinconia dovuta allo spegnimento di ciò che è stato caldo e luminoso.
Ma non dimentichiamo che questo processo è funzionale alla creazione delle condizioni necessarie per qualunque concepimento, gestazione, rinascita.
Se tutto questo fa parte delle leggi della natura, allora può essere vero anche per noi esseri umani che di questa natura siamo parte.
E se accettassimo di “fare autunno” dentro di noi e nella nostra vita, lasciando andare le esperienze passate come foglie al vento? E se smettessimo di fare resistenza al cambiamento, accettando di lasciar spazio al raccoglimento, al silenzio, al rallentamento dei ritmi, al riposo?
potremmo allora modificare in questo modo le nostre equazioni sfavorevoli sull’autunno:
“meno luce esterna = accendo le mie passioni”,“autunno = lasciar andare il passato e tutto ciò che non concorre al mio massimo bene”,
“giornate più corte = maggiore raccoglimento e introspezione”,“temperatura esterna più bassa = riscoprire il calore del focolare o degli affetti più cari”.
Impariamo dalla natura il continuo mutamento: lasciamo andare il passato senza rimpianti come l’albero lascia andare le sue foglie. Così permettiamo alla vita di rinnovarsi
L’autunno contiene la nozione di concepimento e presagio di rinascita.
Se combattiamo questa energia ci ammaliamo!
Diventiamo alleati di questo movimento e avremo tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
BUONA TRASFORMAZIONE