Disegnare è, per il bambino, un momento di rilassamento emotivo. Intorno agli 11 mesi il piccolo inizia a tenere in mano le matite e a fare dei piccoli scarabocchi.
Nel giro di poco tempo tende a preferire una mano rispetto all’altra ed in questo è preferibile incoraggiarlo ad utilizzare la mano con cui si trova più a suo agio.
Il bambino esprime nel disegno il suo stato interiore, disegnando spesso aspetti della sua quotidianità e situazioni in l’esperienza personale entra nel disegno.
La teoria del disegno infantile ha una lunga tradizione che stabilisce, attraverso l’esperienza e lo studio continuo, diversi elementi di analisi.
I tre elementi fondamentali sono:
LO SPAZIO: indipendentemente da quanto sia grande il disegno, esso si esprime comunque in uno spazio dato e, a seconda di come il bambino distribuisce il disegno per dimensione e collocazione, ci dà indicazioni sul suo modo di esprimere la percezione e la collocazione del suo Io.
IL TRATTO: le linee di contorno e di colorazione possono rappresentare stati emotivi e mentali, consci e inconsci come, ad esempio, il rilassamento, la vitalità, un eventuale disagio, l’aggressività o la sensibilità del bambino.
I COLORI: i colori caldi come il rosso, giallo, arancione sono i preferiti dei bambini estroversi, istintivi e curiosi; quelli freddi come il blu, azzurro, viola, sono prediletti dai bambini timidi, razionali e introversi; un punto di equilibrio è il verde, che indica tranquillità.